Deposito cauzionale delle bollette, come si può evitare di pagarlo?

Ecco cosa si può fare per non vedersi addebitata una delle tante voci che compongono le bollette di luce e gas

Come evitare di pagare il deposito cauzionale delle bollette

Le bollette di luce e gas sono composte da una ridda di voci spesso difficili da comprendere. In un articolo le abbiamo prese in esame, spiegandone il significato in termini semplici. Una di queste, non sempre presente (vedremo il motivo) è il deposito cauzionale. Analizziamolo in dettaglio, e vediamo come è possibile evitare di pagarlo.

 

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Cos’è il deposito cauzionale delle bollette di luce e gas

Il deposito cauzionale è una somma di denaro versata dal cliente al proprio fornitore di luce e gas all’inizio del contratto di fornitura, o in caso di voltura o subentro.

Serve non solo come garanzia per proteggere il fornitore (almeno in parte) da eventuali morosità da parte del cliente, ma anche per stimolare il cliente a pagare le bollette con puntualità, per evitare di perdere il deposito.

Questa somma non è versata a fondo perduto, ma viene restituita nel caso termini il contratto di fornitura. E’ proprio quello che si è verificato di recente, quando a luglio 2024 quasi quattro milioni di italiani che non avevano ancora scelto un fornitore luce e gas del mercato libero sono passati al Servizio a Tutele Graduali.

In quel caso, terminato il rapporto contrattuale col vecchio fornitore (Servizio Elettrico Nazionale nel caso della bolletta luce) con l’ultima bolletta è stato anche restituito il deposito cauzionale, comprensivo degli interessi legali maturati negli anni.

Contestualmente, il nuovo fornitore subentrato ha nuovamente addebitato un deposito cauzionale in bolletta.

Il deposito è previsto da ARERA (Autorità di Regolazione per Energie Reti e Ambienti), che ne determina anche gli importi.

A quanto ammonta?

Per i clienti del mercato tutelato (ormai sono rimasti solo i soggetti vulnerabili):

  • l'importo massimo del deposito cauzionale (per le bollette luce) è di 11,5 € per ogni kW di potenza impegnata (quindi, col classico contratto da 3 kW il deposito è pari a 34,50 €), mentre per i clienti a cui è stato riconosciuto il bonus sociale è di 5,2 euro per ogni kW di potenza impegnata; nelle bollette gas, invece, la caparra si applica a seconda dei metri cubi per anno (30 € fino a un consumo di 500 Smc, aumentando a 90 € per consumi da 500 a 1500 Smc, 150 € da 1500 a 2500 Smc, e infine 300 € per un consumo da 2500 a 5000 Smc)
  • il deposito cauzionale è raddoppiato se nei 365 giorni precedenti il cliente è stato costituito in mora per almeno due fatture, anche non consecutive; lo stesso vale per i clienti "cattivi pagatori" che vogliano rientrare nel servizio di maggior tutela lasciando il mercato libero. La metà di tale importo viene restituita se nel corso dei 12 mesi successivi se il cliente paga regolarmente.

Nel mercato libero, invece, il deposito cauzionale dev’essere esplicitamente previsto nel contratto e non è obbligatorio per legge.

Entro quanto tempo viene restituito il deposito cauzionale?

Se il contratto viene cessato o volturato, il deposito cauzionale dev’essere rimborsato nell’ultima bolletta (a meno che non vi siano fatture non pagate) entro 30 giorni.

Se invece si sta cambiando fornitore o si sta dando disdetta al contratto, il fornitore uscente deve inviare l’ultima bolletta entro sei settimane, restituendo il deposito.

La somma può essere accreditata in bolletta, oppure si può ricevere un bonifico sul conto corrente, o ancora si può ricevere il rimborso sotto forma di assegno.

 

 

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Come evitare di pagare il deposito cauzionale delle bollette

I pochi euro che vengono chiesti come deposito cauzionale, tra prima attivazione del contratto e passaggi (eventuali) da un fornitore all’altro, rischiano di “scomparire” per sempre e di non essere mai restituiti.

Le uniche due scappatoie per evitare il versamento del deposito sono:

  • informarsi sui fornitori che richiedono un deposito cauzionale (non tutti lo fanno) oppure
  • scegliere la domiciliazione bancaria (Addebito Diretto SEPA) delle bollette

In quest’ultimo caso si hanno anche altri vantaggi:

  • non si pagano le commissioni del bollettino postale
  • si annullano i rischi del pagamento in ritardo della bolletta
  • l’attivazione del servizio è gratuita

 

Come massimizzare il risparmio in bolletta

Siete riusciti a evitare di pagare il deposito cauzionale? Ottimo. Adesso però parliamo di risparmio “serio”. Le bollette sono troppo costose? La soluzione per evitare il salasso consiste nel passare a un altro fornitore di energia più conveniente.

Il problema è che nel mercato libero esistono decine di combinazioni di offerte e tariffe, e per una persona che non sia del settore è difficile, o comunque molto costoso in termini di tempo, trovare la migliore.

Per questo motivo la cosa migliore da fare è quella di affidarsi a dei consulenti esperti in grado di trovare la tariffa più conveniente per le proprie esigenze di consumo familiare.

I professionisti di Tiscali Tagliacosti, comparatore che permette di confrontare le migliori offerte del mercato, sono disponibili per una consulenza personalizzata gratuita. E’ sufficiente compilare un semplice modulo per farsi richiamare nel più breve tempo possibile e avere finalmente una risposta a tutti i dubbi e le perplessità.